Nelle intenzioni definite nell’epoca avanti Covid il pellegrinaggio avrebbe dovuto ruotare attorno a un soggiorno di alcuni mesi fuori dall’Europa, probabilmente in America latina. Pensavamo di individuare un luogo e un progetto (scuola / comunità / centro educativo…) dove noi adulti avremmo svolto un’attività di volontariato e Marta e Silvia condiviso la quotidianità scolastica, in cambio di ospitalità. Un luogo dove risiedere e lavorare per un circa semestre e da cui partire per esplorare territori diversi da quelli a noi abituali, effettuando a margine del periodo stanziale anche un viaggio esotico.
Avremmo voluto spostarci in maniera estremamente intermodale: soprattutto con mezzi di trasporto pubblici, per alcuni tratti in bicicletta e a piedi. Tanto per la mobilità quando per l’alloggio pensavamo di usare alcune piattaforme di sharing, foriere di esperienze e contatti inaspettati.
Avevamo previsto di lavorare all’organizzazione del viaggio nella primavera del 2020.
Con l’arrivo del primo lockdown nel marzo 2020 abbiamo sospeso il progetto e quando l’abbiamo ripreso in mano – a giugno – abbiamo pensato che per riuscire a concretizzarlo ne avremmo dovuto riconfigurare le modalità.
Abbiamo così limitato il nostro raggio d’azione, rinunciato al trasporto pubblico (niente interrail, passaggi in autostop, intermodalità e bla bla car…) dotandoci di un mezzo proprio: il camper Pio.